STORIA

Storia della parrocchia

La storia di questa chiesa è particolare, in quanto agli inizi era adibita ad ospedale ed era situata alla periferia di Agosta con un grande spiazzo antistante la chiesetta, 
la zona era chiamata Mainuccia e successivamente San Nicola.
La chiesa rimase aperta al culto fino alla fine del 1800, anche se alcuni soci della confraternita fino agli anni ’40 del secolo scorso, vi si radunavano per il canto dei vespri; dopo la seconda guerra mondiale, la chiesa ormai sconsacrata, 
divenne prima magazzino e poi ritrovo per attività teatrali.
Ormai fatiscente e pericolante fu demolita agli inizi degli ’60 del secolo scorso.
Inoltre c’era la chiesa dedicata a San Giovanni in gergo Santiani, XII° secolo che fu utilizzata successivamente anche come ospedale, ospizio e poi cimitero ed era situata nell’attuale Via Marsala all’inizio della salita che porta al vecchio palazzo comunale, 
dove è ancora possibile vedere l’antico portale in stile Gotico.
Infine, negli anni ’30 del secolo scorso, nella frazione di Madonna della Pace, l’Abate Vescovo Simone Lorenzo Salvi, fece edificare una chiesa dedicata a Santa Maria Regina della Pace ed a San Benedetto. Attualmente sono adibite al culto la chiesa parrocchiale di Agosta, la chiesetta santuario della Madonna del Passo e la chiesa di Madonna della Pace.
Le prime notizie riguardanti la Chiesa Parrocchiale di Agosta
risalgono al XIII secolo.
Una lapide murata su di una parete della chiesa riportava scolpita la data MDLXXXIX (1589) potrebbe essere la data di costruzione della chiesa 
o della sua consacrazione.
Oltre alla chiesa parrocchiale, nei secoli passati esistevano nel nostro territorio 
le seguenti chiese chiamate rurali:
la chiesa dedicata a San Marcello VIII° secolo ubicata nei pressi della peschiera (La Mola); 
la chiesa dedicata a Santa Felicita IX° secolo che sorgeva in località La Stretta, ricavata da una preesistente cisterna romana, attualmente c’è un maneggio;
la chiesa dedicata alla Madonna degli Angeli XV° secolo, dal popolo Agostano da sempre chiamata Madonna del Passo, situata ai piedi di Agosta di fronte al ponte sul fiume Aniene;
la chiesa di San Nicola XIII° secolo, che era situata nell’attuale omonima piazza.
Visite pastorali e crescita ecclesiale

Le visite pastorali sono sempre state, fin dai tempi antichi , uno degli obblighi che avevano i responsabili delle Diocesi, effettuate dai vescovi dai loro vicari e dai Cardinali della Diocesi Tiburtina, poi, in seguito, dell’Abbazia Sublacense.

Prima Visita Pastorale

La prima visita pastorale risale al 15 ottobre 1564 ad opera del Vescovo tiburtino Andrea Croce;
le notizie riguardanti la nostra chiesa sono modeste.
Nel 1638 la parrocchia ed il castello di Agosta entrarono a far parte della Abbazia sublacense (Diocesi "Nullius").

Primo Altare

Il primo altare della navata di destra era dedicato a San Francesco e a Santa Lucia (successivamente sarà dedicato alla Madonna del Passo) ed aveva i quadri di San Francesco , San Carlo Borromeo e della Beata Vergine ed “apparteneva” alla famiglia Alessandri (ius patronatus).

Secondo Altare

Il secondo altare della stessa navata, era dedicato a Santo Stefano (successivamente sarà dedicato a San Gregorio) ed aveva i quadri della Madonna e di San Giovanni Battista ed apparteneva alla famiglia Cassandra di Agosta ed al nuovo parroco don Salvatore Panimolle.

Terzo Altare

Il terzo altare laterale della navata di sinistra, chiamata piccola navata, era dedicato a Santa Caterina (successivamente sarà dedicato alla Vergine del Rosario; la tela raffigurante la Vergine con San Domenico e Santa Caterina è del XV secolo così può le 15 formelle che adornano l’altare.)

La chiesa fungeva anche da cimitero per la tumulazione dei defunti.

Visita Pastorale 1671

Nella visita pastorale del luglio 1671 si menziona per la prima volta il campanile della chiesa, munito di campane, era situato vicino l’altare di Santo Stefano.

Visita Pastorale 1694

Nella visita pastorale del luglio 1694 risulta che, tra l’altare maggiore e la navata di sinistra, è stato costruito un vano destinato per la cantoria; inoltre l’Abate visitatore annotava che il campanile era privo di scala tanto che per suonare le campane a martello, i campanari dovevano salire sul tetto, danneggiando le tegole, la porcina del campanile era dentro l’altare di Santo Stefano.
Sempre in questa visita pastorale si narra di un lascito dotale di 24 scudi da parte di una nobile donna di Roma, tale Dea Romana, a favore della giovane più povera del castello, da elargire ogni tre anni.

Visita Pastorale 1741

La visita pastorale effettuata dal Cardinale Gian Battista Spinola in data 16.6.1741 conferma la struttura della chiesa alla fine del XVII secolo, per la prima volta viene citata la statua di rilievo utilizzata per le processioni del 7 e 8 Settembre.

Visita Pastorale 1768

La visita pastorale del 9 maggio 1768 descrive l’ampliamento della navata di sinistra con la costruzione di un nuovo altare dedicato a Sant’Agostino, patrono di Agosta. Inoltre, l’Abate visitatore, annota che l’anniversario della consacrazione della Chiesa Parrocchiale cade il 16 aprile e propone di trasferire il campanile in un posto più opportuno.

Visita Pastorale Papa Pio VI

La visita pastorale effettuata dal Cardinale Giovannangelo Braschi, futuro Papa Pio VI, la chiesa è stata ristrutturata ed ampliata, ora ha tre navate complete e cinque altari laterali: tre nella navata di destra (abbiamo un nuovo altare dedicato al Crocifisso) e due nella navata di sinistra.
In questa visita è riportata la donazione del papa di allora, Clemente XIV, i quale elargì alla comunità di Agosta una somma di 260 scudi per le spese di costruzione di un nuovo campanile, l’attuale.

Il sagrato e la cantoria verranno realizzati fra il 1804 ed il 1814.

Visita Pastorale 1791

La visita pastorale del 5 Ottobre 1791 ad opera del Vicario Generale Vincenzo Maria Ronconi, per delega di Pio VI, annota che l’altare di Sant’Agostino era completato ma privo di arredi. la visita pastorale del 9 Ottobre 1814 ad opera del Cardinale Pietro Francesco Galleffi annota che sopra la porta maggiore è stata costruita la tribuna cantoria.

Tela Vergine Assunta

In alto sull’altare maggiore è situata la tela della Vergine Assunta XVIII secolo, a sinistra del presbiterio il dipinto a muro della Sacra Famiglia con in basso le anime purganti; a destra un affresco che rappresenta le quattro Vergini e Martiri: Sant’Apollonia, Santa Lucia, Santa Anatolia e Santa Margherita, entrambi gli affreschi sono stati realizzati nei mesi di novembre e dicembre del 1810.

Nuovo  Altare

Agli inizi del 1900, Don Luigi Urbani fece costruire un nuovo altare, il primo della navata di sinistra dedicato a Sant’Antonio Abate molto venerato dal popolo agostano in quanto protettore degli animali.

Affreschi, Tele, Dipinti

Per quanto riguarda gli affreschi, le tele ed i dipinti non abbiamo notizie sulla paternità degli autori, ma possiamo supporre che siano stati realizzati da monaci benedettini dei monasteri sublacensi nei vari secoli.
Gli ultimi grandi lavori della Chiesa Parrocchiale sono stati effettuati negli anni 60 del secolo scorso, ad opera dell’allora parroco Don Giuseppe Pantini, di venerata memoria.

Dipinti, affreschi, reperti

ARTE CHIESA

Struttura attuale

Stile “composito” della chiesa,  in quanto all’interno è Neoclassica, però ha un tetto “a capriate” di stile Francescano, con campanile di stile Romanico con sopra la cupola “arabeggiante”. 

Altari Laterali

con sei altari laterali

Navate

Si compone di tre navate

Archi

separate da archi a tutto sesto

Campanile

Con cupola in calcestruzzo di tipo “arabeggiante”

Altare Maggiore

Situato al centro della chiesa

Palla D'oro

Sormontata da 
una croce in ferro

Via Crucis

XVIII sec.
  • I

    II

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  • IV

    V

    VI

  • VII

    VIII

    IX

  • X

    XI

    XII

  • XIII

    XIV

    XV

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